CARTOLINA DAL MUSEO DI ODERZO
CARTOLINA DA ODERZO
\r\n\r\nOderzo (più precisamente la frazione Piavon dove ha sede il Museo ) è circa a un’ora e mezza di distanza da Venezia, un’ora da Padova, due ore e mezza da Bologna, quaranta minuti da Treviso, due ore da Verona, un’ora da Belluno, un’ora e un quarto da Udine,

Cosa rende particolare il Museo dell’Apicoltura di Oderzo? Il fatto che ha un’impronta didattica di partenza e su di essa si è strutturato. Claudio Graziola, Guido Fregonese e Toni Perissinotto, che l’hanno fondato, ancor prima di raccogliere una abbondante messe di pezzi originali, anche antichi ed esotici, hanno ricostruito con le loro mani arnie, bugni rustici e strumenti dell’apicoltura: nutritori, leve e gabbiette per regine. Hanno utilizzato i disegni trovati nei vecchi manuali, e si sono trasformati in falegnami, cestai, fabbri, lattonieri. Hanno costruito un piccolo patrimonio di riproduzioni in modo da offrire una panoramica dell’evoluzione di arnie e strumenti dell’apicoltura, e da non dipendere da reperti casuali.
La visita standard dura circa un’ora e mezza. All’inizio si può avere, attraverso diapositive, una sintesi storica dell’apicoltura, le basi dell’anatomia dell’ape, la sua visione dei colori e le danze di reclutamento, i principali fiori di interesse apistico, l’attività di impollinazione e una rappresentazione della smelatura come avveniva nell’antica Roma, una conoscenza di base del miele, la sua composizione e proprietà, i suoi colori e gli eventuali difetti, e alcune indicazione su come capire un’etichetta.
Si viene poi guidati attraverso le sale a guardare una varietà di oggetti ispirati o collegati al mondo delle api, una collezione dei mieli del mondo e dei monoflora italiani regione per regione. Ci sono una quarantina di arnie rustiche provenienti sia dal territorio circostante che da varie regioni del mondo, che testimoniano l’uso di una grande varietà di materiali e tecniche di costruzione. Le arnie sono una sessantina, in parte riprodotte, in parte originali, a volte antiche o esotiche. I vari strumenti hanno ognuno un loro settore: dalle leve agli affumicatori alle gabbiette per regine ai nutritori agli apiscampi.
Claudio Graziola e Toni Perissinotto orgogliosamente rivendicano che il Museo di Oderzo è il primo museo pubblico di apicoltura in Italia, donato al Comune di Oderzo a patto soltanto di essere gestito da apicoltori, che ogni pezzo che fa mostra di sé è stato donato, e non avrebbero accettato che fosse altrimenti. Il Museo è strettamente collegato all’attività di un piccolo e affiatato gruppo di apicoltori locali, che, anziché pagare quote sociali, si sono impegnati a dare un contributo “in natura” al Museo, ciascuno secondo le sue capacità professionali: chi falegname, chi imbianchino, chi idraulico…
La collezione di libri di apicoltura del museo include parecchi pezzi antichi e di grande pregio e interesse.
\r\n\r\n\r\n
\r\n
Per mangiare a dormire a Oderzo e frazioni:
Albergo Primhotel 3 stelle Via Capitone, 16 0422710142 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Affitta camere + ristorante Al Sansovino Via per Piavon 25 0422713507
Agriturismo La Fattora Via Ronche di Sopra 156 Piavon 0422752343
Agriturismo Casonato Nadia Via Maggiore 140 Piavon 0422713104
Agriturismo Al Vecchio Mulino Via Vecchio Mulino 17 Faè 04228553793
Bed § Breakfast Milanese Maria Luigia P.zza Tomitano 1 0422710793
Pizzeria e ristorante Al Giardinetto Contrada Rossa 12 0422814748
Pizzeria e ristorante Nuovo Ronche Via Ronche di Sopra 26 Piavon 0422752133
Pizzeria e ristorante Al Gambero d'oro P.zza Rizzo 13 0422713474
Toni Perissinotto (a sinistra) e Claudio Graziola (a destra)
\r\n\r\nIn mezzo, Carlo Ottolina, autore delle fotografie, che con Paolo Faccioli vi saluta da Oderzo!
\r\n
Api e mieli: due occasioni per entrare nel loro magico mondo
Napoli e Todi saranno prossimamente le sedi di due iniziative di conoscenza del magico mondo delle api e del miele. Destinati agli amanti del miele e ai curiosi della natura, questi micro-corsi si svolgeranno ognuno con due incontri, uno dedicato alla conoscenza del miele e dei suoi utilizzi e uno dedicato a provare l'ebrezza del contatto diretto con le api, sotto la guida di un esperto apicoltore. L'appuntamento di Napoli è organizzato dall'azienda Dolci Qualità, in collaborazione con La Stanza del Gusto; quello di Todi dall'Agriturismo Case di Torre Bertona entrambi in collaborazione con AMi. Le date saranno 5 e 6 giugno per l'evento di Napoli e 11 e 12 giugno per quello di Todi. Maggiori informazioni e dettagli per la partecipazione nella sezione eventi.
Nuovi assaggiatori toscani
Un nuovo gruppo di esperti toscani si unisce alla già folta schiera di esperti di miele italiani. Si è concluso il 10 aprile scorso un corso di introduzione all’analisi sensoriale del miele organizzato a Prato da Toscana Miele, in collaborazione con AMi e Piana Ricerca e Consulenza. Una galleria di foto del corso è visibile nel sito http://www.ambasciatori.altervista.org/, messo in linea da alcuni degli entusiasti partecipanti.
Qual era il "Menu" ai corsi di Castel San Pietro
A Castel San Pietro, il 2 e 3 febbraio 2011, ai margini del congresso annuale dell'Associazione Apicoltori Professionisti Italiani, il Maestro pasticcere Francesco Elmi della Pasticceria "Regina di quadri" di Bologna, e lo Chef Massimiliano Poggi (coadiuvato da Carlo Olivero di AMi) hanno tenuto corsi rispettivamente di pasticceria e cucina col miele. Pan speziato al miele d'arancio (la ricetta su: http://www.mieliditalia.it/index.php/mieli-e-prodotti-delle-api/ricette-dellalveare), savoiardi, una Sacher e un tortino consistenza tutti al miele, hanno costituito il "Menu" del corso di Pasticceria. Sono stati invece oggetto d'apprendimento al corso di cucina: coppone di maiale con miele di castagno; tonno e sesamo al miele di acacia (la ricetta su: http://www.mieliditalia.it/index.php/mieli-e-prodotti-delle-api/ricette-dellalveare); piccione arrosto con mele e miele di corbezzolo; pancetta di maiale al miele di agrumi con fagioli e radicchi.
I corsi sono stati seguiti con grande interesse, a dimostrazione che al miele si sta aprendo trionfalmente il fronte della gastronomia.
\r\n
Identità di Miele 2011
