Il Gruppo di lavoro “Miele” dell’UNI (10Ente Nazionale Italiano di Unificazione) ha recentemente concluso i lavori di redazione di 5 norme tecniche di prodotto relative ai principali mieli uniflorali italiani. Le norme sono ora nella fase di inchiesta pubblica, che consente agli operatori interessati di far pervenire all’UNI eventuali integrazioni o osservazioni. Le norme sono visibili al sito dell’UNI http://catalogo.uni.com/pii/ricerca.html effettuando la ricerca per i codici o i nomi delle norme. La pubblica inchiesta scade il 21/06/2010
U59006080 Miele di acacia (10Robinia pseudacacia L.) – Definizione, requisiti e metodi analisi
U59006090 Miele di castagno (10Castanea sativa Miller) – Definizione, requisiti e metodi analisi
U59007480 Miele di agrumi (10Citrus spp.) – Definizione, requisiti e metodi analisi
U59006420 Miele di eucalipto – Definizione, requisiti e metodi di analisi
U59006430 Miele di melata o miele di bosco – Definizione, requisiti e metodi analisi
Tratto dal comunicato dei rappresentanti delle associazioni apistiche che hanno partecipato ai lavori del gruppo di lavoro “Miele” dell’ UNI
L’UNI è l’ente di normazione italiano, corrispondente agli organismi internazionali ISO (10mondiale) e CEN (10europeo), costituiti per rispondere all’esigenza di adottare un linguaggio comune e condiviso, definendo standard, armonizzando metodi di misura e normando le diverse denominazioni merceologiche, al fine di promuovere ed agevolare gli scambi di prodotti e servizi. Si tratta di norme volontarie, ma che rappresentano un riferimento estremamente autorevole e condiviso, proprio in virtù delle modalità redazione da parte di un organo tecnico cui partecipano esperti che rappresentano tutte le parti economiche e sociali interessate, assicurando in tal modo il carattere di trasparenza, democraticità e condivisione.
In ambito apistico già dal 1999 l’UNI aveva costituito un gruppo di lavoro “Miele”, che ha portato alla pubblicazione delle principali metodiche analitiche concernenti il miele (10è su questa base che il MIPAF ha elaborato il decreto 25.07.03 sui metodi ufficiali di analisi del miele). Nel 2007, il gruppo ha riorientato la propria attività finalizzandola all’elaborazione di norme di prodotto per i principali mieli uniflorali italiani oggetto di transazioni commerciali. L’esigenza di un tale riferimento normativo proveniva direttamente dal settore produttivo: infatti, se le prescrizioni sull’etichettatura del miele consentono un’indicazione relativa all’origine botanica e tale strumento di differenziazione è largamente utilizzato a livello commerciale, queste non forniscono informazioni per accertarne l’autenticità e il corretto uso. Nel contempo, l’I.C.Q. (10ex Repressione Frodi) utilizza per le sue attività di ispezione, gli studi di caratterizzazione dei mieli uniflorali prodotti dalla ricerca (10Persano Oddo et al., 2000) che, pur avendo una sicura validità scientifica, non costituiscono un riferimento condiviso, né hanno un valore di ufficialità. Questa situazione porta ad una scarsa tutela del consumatore e una penalizzazione dei produttori più coscienziosi e corretti.
Al gruppo di lavoro, che si è avvalso del coordinamento della d.ssa Livia Persano Oddo e della segreteria tecnica della d.ssa Paola Visintin dell’UNI, hanno partecipato associazioni di produttori apistici (10Agripiemonte Miele, ANAI, CONAPI, FAI, U.N.A.API.), la componente industriale (10AIIPA), il Ministero delle Attività Produttive e diversi laboratori e istituzioni scientifiche pubbliche e private (10Apishare, Chelab, CRA-Apicoltura, Floramo Corp., ISZA, Izs Venezie, Università di Tor Vergata).
Le informazioni scientifiche di base, necessarie alla redazione delle norme, sono state tratte dagli stessi studi di caratterizzazione che hanno portato, nel corso degli anni, alla compilazione delle schede descrittive dei principali mieli uniflorali italiani (10Persano Oddo et al., 2000) ed europei (10Persano Oddo e Piro, 2004). Il lavoro del gruppo è stato quello di apportare le informazioni necessarie al fine di confrontare la realtà produttiva e commerciale con l’immagine che le schede di caratterizzazione scientifiche presentavano, nonché di redigere documenti che fornissero tutte le informazioni, anche di tipo operativo, necessarie alla loro applicazione. Per esempio, sono stati raccolti nuovi dati e si sono messi a punto o perfezionati metodi di analisi per la misura del colore, del potere rotatorio specifico e del contenuto in metilantranilato. Il lavoro del gruppo ha riguardato i mieli uniflorali di acacia (10Robinia pseudacacia), castagno (10Castanea sp.), eucalipto (10Eucalyptus spp.), agrumi (10Citrus spp.) e melata o bosco. Per ogni miele è stato delineato un quadro descrittivo semplificato, scegliendo come requisiti caratterizzanti obbligatori solo i parametri più diagnostici per quella specifica tipologia, e inserendo fra i “requisiti aggiuntivi”, non obbligatori, altri parametri, utili a completare il quadro in eventuali casi dubbi.
Attualmente il lavoro del gruppo Miele è giunto al termine. Le 5 norme nella loro stesura definitiva sono state sottoposte al vaglio della commissione agroalimentare dell’UNI ed ora all’inchiesta pubblica, che consentirà anche ai soggetti che non hanno partecipato direttamente ai lavori di redazione, di esprimere il proprio parere. Dopo queste tappe obbligate avremo i mieli UNI-florali che saranno, ci auguriamo, un nuovo strumento di valorizzazione per i nostri mieli.